sei il visitatore N° 1015343
se mi conoscete, leggete queste pagine, solo se siete disposti ad accettare cose che non vi aspettate di sentir dire da me e che probabilmente non vi faranno piacere.

se non mi conoscete, leggete queste pagine se vi va, e comunque facciate, fatevi i cazzi vostri


ci sono dolori da cui è impossibile guarire ma questo non ci impedisce di continuare a seguire il nostro cammino.
Una cicatrice è un segno indelebile, ma ogni giorno possiamo riprenderci la nostra vita, anche se per farlo, cancelliamo, giorno dopo giorno, un pezzettino per volta, il ricordo dei bambini che eravamo e le intensità delle emozioni più forti e più belle che abbiamo mai provato.

..TREGUA..

Strade bordate di gente
con la comunanza
del niente..
Ora a casa,
la solitudine è dolce
dona una tregua fugace
al fardello di un sorriso
che ti finga felice




Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato questa storia del finire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato, piuttosto, a essere felice rimanendo immobile. Tutte quelle storie sulla strada. Trovare la tua strada, Andare per la tua strada. Magari siamo fatti a vivere in una piazza, o in un giardino publico, fermi lì, a far passare la vita; magari siamo un crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, ad un certo punto, per la nostra strada, quale strada?


fidati del tuo istinto come motore di ricerca di pensieri ed emozioni felici

alcuni sostengono che ho un lavoro invidiabile, che non sono tanti ad avere le mie opportunità, che non è da tutti arrivare fin là. stronzate!
Io non sono contento, il mio lavoro, la mia vita, il mondo e la società in cui viviamo ci costringe ad una filosofia che non gratifica l'individuo. Lavoro da anni nell'informatica, non posso lamentarmi in quanto a redddito e opportunità di lavoro, in quanto ad orari disumani e vessazioni non posso dire altrettanto.
La verità è che non ho più voglia di vivere in questo ambiente, in situazioni in cui non vengono riconosciuti i meriti ai singoli, se non in via strettamente economica, e si è costretti a vivere in ambienti molto tesi ed in clima di grande pressione. Ho bisogno di sentirmi a mio agio in un gruppo, e nel mondo di oggi questo è molto difficile, se non impossibile.
Non si può essere sereni nel lavorare oppressi dalle scadenze sempre troppo ravvicinate, da colleghi che non si ama, e che non esiterebbero a strapparci i denti d'oro o a tagliarci un dito per estrarre un anello, non appena fossimo morti per lasciare poi ad altri l'incombenza di darci una sepoltura.
La priorità va certamente all'armonia e all'affiatamento di un gruppo di lavoro ma non bisogna dimenticare che gente serena e che si diverte, lavora meglio di gente che raggiunge obbiettivi, solo perchè è sotto pressione e non vede l'ora di finire e di portare a termine quanto sta facendo per poter dire, " è fatta" non mi devo più preoccupare.
Ragazzi, credetemi è una vita di merda.
Dove manca la voglia di ridere e di scherzare, non c'è entusiasmo, non ci sono emozioni. io voglio fare le cose divertendomi, e allora mi può davvero riuscire di tutto.

Ogni giorno siamo chiamati a fare scelte, grandi o piccole che siano, non importa, ma quando la nostra scelta non si rivela quella vincente, e badate bene, non necessariamente sbagliata, ma semplicemente meno vincente di un'altra. beh ecco che allora si scatena la caccia alle streghe, al colpevole .
Quando invece le scelte sono quelle migliori, quelle vincenti, quelle che fanno la differenza fra un lavoro normale ed uno straordinario, non ti viene mai riconosciuta la validità della scelta, del suggerimento.
Nemmeno un decimo dell'intensità che viene messa nell'inquisizione e nella caccia alle streghe viene spesa per gratificare.

Mai aiutare persone che non sono in grado di capire quando ricevono un favore o una cortesia. Non è colpa loro, non sono proprio in grado di capire, Molto spesso sono quelli che chiedono favori convinti di potersi sdebitare in modi di cui a me non me ne può fregare di meno. O in modi che addirittura mi risultano offensivi. In ogni caso, visto che per giunta sono anche permalosi, maglio lasciar perdere. Se invece capiscono e ci marciano, e di questi ne conosco parecchi, sopratutto fra i colleghi, beh allora prima che un favore diventi una cosa dovuta, evitare del tutto!

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Vivo alla giornata, nella vana speranza che ogni giorno sia l'ultimo di questa vita.

12/3/06 Sono davvero stanco ed esaurito, ne ho davvero piene le scatole di sopportare situazioni nelle quali sono tutti bravi a parlare e a darmi motivazioni per cui la situazione è una merda ma "è la cosa giusta" o "è meglio così". Ne ho davvero le palle piene di sopportare, di portare pazienza, di limitarmi alle circostanzialità per evitare di urtare la suscettibilità delle persone, di cercare di far capire che così non funziona e dopo tanto parlare vedere che tutto torna esattamente come prima, se non peggio. Se non posso chiedere alle persone che mi stanno intorno di considerare le mie esigenze, le mie necessità ed i miei desideri, auspicando una mediazione di scelte che considerino quelle di entrambi, allora faranno a meno di me. Troppo comodo avere i vantaggi che ti può portare la mia presenza e partecipazione, grandi o piccoli che siano non importa, e non essere nemmeno disposti a fare nulla per me. Ho già fatto così da qualche mese con un paio di persone e sento ogni giorno di più di aver fatto bene a farlo! Questa situazione si verifica al lavoro, si verifica con i parenti, con alcuni "amici", può darsi che sia io che pretendo troppo, ma a questo punto voglio proprio vedere come e se funziona al contrario di come è sempre andata. Se fin'ora bene o male ho sempre cercato di trovare un modo per far capire e per mediare le situazioni, da oggi sarò molto meno disponibile.
Probabilmente resterò solo, ma non a caso il proverbio dice, meglio soli che male accompagnati, se invece dovesse verificarsi l'ìipotesi in cui troverò persone con le quali mi trovo bene sempre, senza altro da aggiungere, allora avrò fatto bene.

Ogni giorno se ne va un pezzettino della mia vita, e ogni sera quando penso cosa ho avuto in cambio di quel pezzettino, troppo spesso mi rispondo che quello che ho avuto è troppo poco.

si litiga, il più delle volte perchè non ci si capisce, o perchè, temi di esporti troppo, lasciando uscire i tuoi sentimenti, e così, per colpa di uno stupido orgoglio, anzichè stare vicino alle persone che ami, finisci per aggredirle e per rimproverarle. Le allontani, perchè temi di affezionarti troppo, e così, le perdi.

Copyright © 2024 Bilanciozero | All Rights Reserved