La Chiesa Nel Rinascimento

Confessione di Augusta

Confessione di Augusta Professione di fede luterana, redatta nel 1530 dal riformatore tedesco Filippo Melantone con l'approvazione di Martin Lutero, come documento riassuntivo delle posizioni luterane da presentare agli oppositori cattolici e alla nobiltà tedesca in occasione della Dieta riunita ad Augusta il 25 giugno 1530 dall'imperatore Carlo V.

Rifiutata ad Augusta dall'imperatore e successivamente modificata, la confessione, assieme al simbolo niceno-costantinopolitano, al simbolo apostolico e al simbolo atanasiano, al piccolo e al grande Catechismo di Lutero, costituisce il fondamento confessionale di 80 milioni di luterani. La confessione di Augusta è stata tradotta nelle principali lingue e in molti dialetti e la sua forma originale è parte della costituzione di numerose Chiese luterane; spesso il clero luterano deve sottoscriverla prima dell'ordinazione. La forma moderna della confessione consiste di 28 articoli.

Per il suo carattere conciliante, la confessione influenzò l'intero movimento riformatore e la teologia di Giovanni Calvino, che ne firmò una versione successiva nel 1540. In tempi più recenti è stata la base di un fruttuoso dialogo ecumenico tra cattolici e luterani.

 

 

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